Intonaci per Esterno: cosa sono? Quali tipologie esistono?
- New Building Lab
- 21 mag 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 mag 2024
Gli intonaci per esterno si applicano sui muri esterni degli edifici e svolgono una funzione delicatissima. Ecco tutto ciò che deve sapere su queste miscele.
Cosa sono gli intonaci per esterno? E a cosa servono?
Gli intonaci da esterno sono delle malte, cioè delle miscele costituite da acqua, materiali inerti (ad esempio la sabbia) e agenti leganti. Si applicano sui muri esterni degli edifici e hanno la delicatissima funzione di preservare la struttura dalle intemperie: precipitazioni, vento, sole estivo o forti escursioni termiche.
Le caratteristiche dell’intonaco dipendono molto dagli agenti leganti che si utilizzano. Ti illustriamo i principali:
calce. Consente alle pareti una buona traspirazione e garantisce al tempo stesso una valida protezione dagli agenti atmosferici;
gesso. Questo materiale si rivela ottimale dal punto di vista dell’isolamento acustico del fabbricato;
cemento. Aderisce nel migliore dei modi alla muratura ed evita il formarsi della condensa, pericolosa per la struttura.
In commercio si possono trovare sia composti tradizionali da miscelare, sia intonaci premiscelati, già pronti per l’applicazione. Questi ultimi costano di più e per loro natura non sono personalizzabili, ma sono assolutamente affidabili.

Intonaci per esterno: tipologie e caratteristiche
Gli intonaci per esterno non sono tutti uguali. Le loro proprietà variano a seconda degli inerti, dei leganti e anche di ulteriori additivi che vengono utilizzati. Scopriamo le tipologie più comuni:
termoisolanti. Migliorano l’isolamento termico dell’edificio;
ignifughi. Assicurano anche una protezione dal rischio di incendi;
naturali. Non contengono additivi chimici e sono ideali per la bioedilizia;
rasanti. Per pareti perfettamente lisce;
fibrorinforzati. Potenziano la resistenza della struttura;
decorativi. Possono essere colorati, oppure caratterizzati da una texture più grossolana che conferisce un effetto rustico.

Intonaci per esterno: applicazione e pulitura
La stesura dell’intonaco prevede 3 differenti fasi e strati:
rinzaffo (a contatto con la muratura)
arriccio (intermedio)
intonachino (esterno)
Ogni strato dev’essere lisciato con uno strumento che si chiama frattazzo e dev’essere lasciato solidificare. Intonacare è un lavoro da professionisti e, a meno che tu non sia del mestiere, ti sconsigliamo il fai da te.
Più semplice è la pulitura. Basta spruzzare della candeggina (o un detersivo) diluita con acqua sui muri e lasciarla agire per una ventina di minuti. Poi, le pareti vanno strofinate e risciacquate.
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Riferimenti e immagini dal WEB




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